Un dramma che si ripete ogni giorno, in ogni luogo e che colpisce donne di ogni età: madri, ragazze, bambine, indipendentemente da provenienza, condizione sociale o economica. 1 donna su 3 – circa 736 milioni – ha subito violenza fisica o sessuale durante la propria vita. Un dramma che non ha confini e che assume tante forme: violenza domestica, minacce fisiche, molestie sessuali e stalking. Un dramma che rappresenta una delle principali cause di morte, malattia e disabilità in Italia e nel mondo, alimentato da un colpevole silenzio, frutto di aberranti pratiche sociali che ancora oggi vengono accettate. La forma più estrema della violenza di genere ha un nome ben definito: femminicidio. Circa due donne su tre vivono nel silenzio le aggressioni che precedono il femminicidio. Secondo l’ultimo report della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, nel 36% dei casi, l’autore del femminicidio è stato il partner. Nella situazione opposta, è tragico che a seguito di denunce di minacce, lesioni, tentati strangolamenti, non sia sempre garantito un sistema di protezione.
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