Dal 15 aprile in Sudan sono in corso violenti combattimenti armati. La situazione è catastrofica: molti civili e feriti sono bloccati nelle zone di guerra senza possibilità di fuga. I gruppi armati che occupano le strutture sanitarie e che saccheggiano le forniture mediche, stanno privando milioni di bambini e le loro famiglie di cure salvavita. Più della metà della popolazione, che ammonta a 46 milioni di persone, ha bisogno di assistenza umanitaria in seguito all’escalation di violenze scoppiata poco più di un mese fa. Inotre, il Sudan è uno dei paesi africani in cui la pratica delle mutilazioni genitali femminili, indicate internazionalmente con la sigla Fgm, è ancora molto, troppo, diffusa. Ne sono vittime l’86,6% delle ragazze e delle donne tra i 15 e i 49 anni, secondo una recentissima ricerca sulla questione, il Country profile: Fgm in Sudan pubblicato nel novembre del 2019 da 28 Too Many, un’organizzazione inglese che lavora in 28 paesi africani con l’obiettivo di contribuire alla loro eradicazione.

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